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L’attività del Difensore Civico Regionale, dal 2009 ad oggi

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Nel corso degli ultimi cinque anni l’attività del Difensore Civico Regionale è cresciuta in modo esponenziale e la mediazione ha trovato sempre maggiore spazio in numerosi ambiti come strumento alternativo di risoluzione dei conflitti tra il cittadino e la P.A.

Dal 2009 ad oggi sono pervenute all’Ufficio circa 2800 istanze d’intervento, da parte di cittadini, enti ed associazioni, con una crescita, nel 2013, di circa il 90% rispetto al 2009 e, quindi, per un aumento complessivo delle istanze in misura doppia rispetto a quelle trattate all’inizio del quinquennio di riferimento.

La maggioranza dei casi segnalati è stata risolta con l’adozione degli atti richiesti o con l’adempimento spontaneo da parte degli Enti contattati; solo la minoranza delle questioni, nonostante le sollecitazioni da parte dell’Ufficio, non è stata definita per mancato riscontro o inottemperanza da parte della Pubblica Amministrazione.

Gli ambiti che hanno maggiormente interessato la difesa civica regionale sono stati la sanità, il settore dei servizi alla persona, il diritto allo studio, la previdenza sociale, l’ecologia ed ambiente, l’assistenza pubblica, tasse e tributi, la giustizia, la partecipazione procedimentale ed il diritto di accesso.

In ambito sanitario merita sicuramente di essere segnalato, sia per l’impegno profuso dall’Ufficio che per la sensibilità mostrata nei confronti di una particolare categoria di soggetti svantaggiati, l’intervento del Difensore Civico in ordine al ripristino dei sussidi in favore dei malati oncologici su impulso delle numerose richieste presentate da cittadini interessati alla questione.

La vicenda, che vede coinvolti in Abruzzo circa 4500 malati oncologici ed un centinaio di trapiantati, è stata attentamente seguita dal Difensore Civico Regionale che è riuscito ad ottenere, attraverso un’opera di sensibilizzazione della classe politica coinvolta, un disegno di legge con la previsione di uno stanziamento per il finanziamento dell’erogazione dei contributi.

L’intervento strutturale di maggior rilievo introdotto dal Difensore Civico Regionale, nel contesto della sanità pubblica, va individuato nella costituzione e nel concreto insediamento delle Commissioni Miste Conciliative presso le ASL della Regione, organismi preposti alla rilevazione delle disfunzioni delle strutture sanitarie e dei comportamenti incongrui degli operatori, sia su denuncia degli utenti che d’ufficio. In questa sede le attività di mediazione e di conciliazione hanno avuto esito assolutamente positivo, in quanto tutti i casi trattati sono stati risolti con soddisfazione.

La difesa civica abruzzese è intervenuta anche in materia di giustizia nella vicenda relativa alla soppressione dei tribunali sub-provinciali e non da ultimo a tutela del diritto all’istruzione dei disabili ottenendo il riconoscimento delle ore di sostegno necessarie a colmare i deficit connessi all’apprendimento.

Anche le istanze di riesame del diniego all’accesso hanno subito, nel corso del quinquiennio, un certo incremento e, nella quasi totalità dei casi le Amministrazioni coinvolte si sono adeguate alle decisioni del Difensore Civico; ciò a conferma del fatto che il ricorso alla difesa civica in materia di accesso costituisce, per il cittadino una valida alternativa al ricorso al TAR e per la pubblica amministrazione uno strumento deflattivo dei ricorsi giudiziari con conseguente notevole risparmio, per entrambi i soggetti coinvolti, sia in termini economici che temporali.

Il 2013 ha segnato un salto di qualità per la difesa civica regionale sia per l’aumento delle istanze nei vari campi d’intervento, sia per l’attenzione rivolta dall’Ufficio alla definizione delle questioni inerenti le vicende post-sisma e l’interpretazione della normativa di riferimento. Il crescente numero di richieste pervenute in questo settore ha spinto l’Ufficio a dedicare una particolare attenzione alla complessa e delicata vicenda che vede protagonisti i cittadini abruzzesi ed aquilani in particolare, attraverso incontri congiunti con gli organismi e gli enti deputati alla ricostruzione del territorio, al fine di chiarire, in un’ottica di collaborazione e di vicinanza al cittadino, le situazioni giuridiche determinate da norme generali e rese a volte di difficile applicazione a causa del sopravvenire di fattispecie concrete non previste o, comunque, di non facile previsione da parte del legislatore.

In quest’ottica il Difensore Civico, nell’ambito nelle proprie competenze ed a seguito delle rilevanti segnalazioni pervenute, sia da parte dei cittadini che da parte degli enti pubblici, si è fatto interprete della complessa normativa di riferimento fornendo, alle stesse amministrazioni, gli strumenti giuridici per definire le questioni più particolari come nel caso del riconoscimento del contributo per la riparazione delle case in costruzione ed il riconoscimento dei rimborsi per le spese di trasloco anche a soggetti diversi dal proprietario dell’immobile oggetto di ricostruzione. In altri casi, come per la questione degli espropri per la realizzazione degli alloggi del progetto CASE e dei moduli abitativi, l’intervento del Difensore Civico ha favorito la definizione delle procedure con conseguente erogazione degli indennizzi in favore dei proprietari espropriati in attesa da oltre quattro anni.